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E45: chiesta una proroga temporale per il microcredito

Ieri l'incontro a Pieve Santo Stefano con l'assessore regionale Stefano Ciuoffo

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Soddisfazione con riserva - ovvero purchè vi sia un prolungamento dei tempi per le domande di credito da 20mila euro - da parte dei diretti interessati, al termine dell’incontro di ieri mattina a Pieve Santo Stefano per l’illustrazione delle modalità con le quali potranno essere richiesti i contributi dalle aziende penalizzate dalla chiusura della E45 per l’oramai noto sequestro del viadotto Puleto. C’è quindi una istanza subito inoltrata all’assessore regionale toscano, Stefano Ciuoffo, arrivato assieme ai rappresentanti di Fidi Toscana e di Toscana Promozione Turistica per confrontarsi con i vertici locali delle categorie economiche. “L’obiettivo principale, al di là del sostegno finanziario – ha detto Ciuoffo - è la riapertura della E45 ai mezzi pesanti e per questo ci dobbiamo battere. Per il resto, la Regione ha dimostrato di tenere nella dovuta considerazione la Valtiberina, territorio che fa parte a pieno titolo della Toscana; anzi per più motivi riveste un’importanza strategica”. Ricordiamo quanto previsto: per le imprese di autotrasporto dei sette Comuni (più Chiusi della Verna), un contributo “una tantum” di 300 euro per ciascun veicolo adibito al trasporto cose. L’attività deve essere prevalente su strada con mezzi pesanti e l'attività non deve risultare cessata. Per le imprese operanti lungo l’asse della E45 nel tratto toscano, somma stimata in base al calo di fatturato subito nel periodo di chiusura del viadotto del Puleto (dal 16 gennaio alla totale riapertura e comunque non oltre il 15 aprile) rispetto al fatturato medio del periodo corrispondente e calcolato nel triennio 2016-2018. Se per la data del 22 marzo il viadotto Puleto risultasse ancora interdetto al traffico pesante (il che si sta), potrà essere presentata entro il 30 aprile una successiva domanda integrativa. Il sostegno finanziario verrà calcolato applicando un abbattimento sulla base della stima dei costi variabili non sostenuti nel periodo considerato. “Dal mio punto di vista – ha dichiarato Claudio Marcelli, vicesindaco di Pieve – per ciò che riguarda la superstrada mi ritengo soddisfatto; per il capitolo microcredito, abbiamo proposto l’attivazione di altri canali”. Ed ecco che si inserisce Massimiliano Micelli, responsabile comprensoriale di Confcommercio: “Positivo l’impegno della Regione, ma la modifica suggerita si rende necessaria per alcune aziende che altrimenti sarebbero rimaste fuori. Mi spiego: per determinate realtà, il danno non si quantifica nell’immediato, ma a distanza di tempo e mi riferisco in particolare all’ambito turistico, per cui abbiamo chiesto di andare oltre la scadenza del 31 luglio”. Meno positivo il commento di Valerio Calabresi, amministratore della società Riolo srl, quella delle aree di servizio di Pieve: “A parte il fatto che a noi personalmente non toccherà nulla, perché con i fatturati siamo rimasti lì, si è tenuto conto dei soli danni diretti e mi pare che inizialmente non fosse questo l’intendimento che era stato sbandierato. Vediamo se quindi sarà concessa una proroga”.  

Redazione
© Riproduzione riservata
18/03/2019 22:36:39


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