Convenzione tra la Diocesi di Arezzo e l’Associazione “Vivere a Borgo Sansepolcro”
Personale volontario per garantire l’apertura dell’Archivio Storico Diocesano
COMUNICATO STAMPA
Lunedì 25 febbraio 2019, nella sede dell’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro, è stata firmata la convenzione tra la Fondazione “Rete archivistica bibliotecaria museale della Diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro” (costituita dall'arcivescovo Riccardo Fontana nel 2015) e l’Associazione “Vivere a Borgo Sansepolcro”, da oltre cinquanta anni impegnata nella valorizzazione della storia e del ricco patrimonio artistico e architettonico della città. La firma è stata apposta dai rispettivi presidenti: don Ubaldo Cortoni OSB Cam. e il dott. Libero Alberti.
La convenzione
In base alla convenzione l’Associazione s’impegna a fornire personale volontario per garantire l’apertura agli studiosi una volta alla settimana per il periodo 1 settembre – 30 giugno (è stato scelto il giovedì), esercitare la sorveglianza in sala studio, effettuare prelevamento, consegna e ricollocamento delle unità archivistiche, effettuare la registrazione degli studiosi e delle unità date in consultazione e svolgere le operazioni sopra indicate nel pieno rispetto delle norme archivistiche e del regolamento della sala studio. I volontari attualmente in servizio sono otto, tra cui un diplomato in archivistica che coordina il gruppo.
Sarà così possibile aprire nuovamente alla consultazione del pubblico in maniera regolare l’Archivio Storico Diocesano, dopo circa tre anni nei quali la consultazione era avvenuta in maniera più saltuaria.
La collaborazione tra la Diocesi, attraverso la Fondazione, e la città, espressa dall’Associazione “Vivere a Borgo Sansepolcro” - Pro Loco, va ad arricchire un panorama culturale già vasto, che vede presenti anche l’Archivio Storico Comunale e la Biblioteca della Resistenza (specializzata in studi sulla seconda guerra mondiale e dotata di un archivio tematico). Questi tre archivi costituiscono un “polo della memoria” di grande rilievo culturale, che ogni anno attira studiosi da varie parti d’Italia e anche dall’estero.
La firma della convenzione, poi, manifesta la volontà della Chiesa e dell’intera comunità locale di lavorare insieme per conservare e tramandare una memoria condivisa, ecclesiale e civica allo stesso tempo.
L’Archivio
L’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro ha sede nel Palazzo Vescovile della città, in appositi locali adibiti a deposito e consultazione. L’attuale sistemazione risale al 1985 ed è frutto del lavoro di riordino documentario e di allestimento di mons. Ercole Agnoletti (1920-2007), archivista dal 1964 al 1995.
L’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro rappresenta una delle principali raccolte documentarie di proprietà ecclesiastica nel centro Italia. Esso conserva la memoria di cinque antiche istituzioni ecclesiastiche che tra medioevo ed età moderna estesero la loro giurisdizione su vasta parte dell’area centro-italiana compresa tra Toscana, Romagna, Marche e Umbria: l’abbazia di Sansepolcro e le sue numerose dipendenze nelle diocesi di Città di Castello, Perugia e Assisi (secc. XV-XVI), l’abbazia di Bagno di Romagna (secc. XV-XVIII), l’abbazia di Galeata (secc. XVI-XVIII) e l’arcipretura di Sestino (secc. XVI-XVIII). Un intreccio di piccole giurisdizioni “nullius” che vennero organizzate in un primo tempo nel 1520 con la creazione della diocesi di Sansepolcro e successivamente tra 1779 e 1785 con consistenti ampliamenti territoriali. Un'area assai vasta, articolata in 136 parrocchie, posta a cavallo dell'Appennino tosco-romagnolo nei comuni di Sansepolcro, Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Chiusi della Verna, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sestino (in provincia di Arezzo), Bagno di Romagna, Galeata, Santa Sofia, Verghereto (in provincia di Forlì - Cesena) e Borgo Pce (in provincia di Pesaro - Urbino).
Il nucleo documentario più consistente si riferisce alla Diocesi di Sansepolcro (1520-1986), mentre quello più antico è relativo alla precedente abbazia, con documenti che datano a partire dall’anno 1022. La documentazione conservata copre l’arco cronologico 1022-2016 e si compone di circa 2.000 pezzi tra buste e registri e 423 pergamene sciolte. Di grande interesse sono il fondo del capitolo della cattedrale e le serie delle visite pastorali, degli stati d'anime, dei miscellanea beneficiali e degli atti episcopali. Attraverso questa documentazione è possibile ricostruire aspetti importanti della storia sia ecclesiale che civile; di particolare rilievo le fonti relative alla demografia storica, così come quelle che interessano piccoli centri dell'Appennino, per i quali spesso la documentazione ecclesiastica è pressoché l'unica fonte di informazione storica.
Per informazioni è possibile rivolgersi a questi recapiti: asd.sansepolcro@virgilio.it; 0575742003.
Gli obiettivi futuri
Tra i futuri obiettivi vi sono l’acquisizione di ulteriori spazi per i depositi documentari (permettendo così la concentrazione di altri archivi oggi conservati in sedi poco accessibili agli studiosi) e l’organizzazione di attività di studio della storia locale e di divulgazione delle conosce storiche attraverso conferenze e mostre tematiche, a partire dal prossimo mese di maggio. Una particolare attenzione sarà dedicata alla celebrazione del quinto centenario della creazione della Diocesi di Sansepolcro, che ricorrerà il 17 settembre 2020. Da questo punto di vista la riapertura dell’Archivio Storico Diocesano, voluta sia dalla Diocesi che dalla città, rappresenta un primo, concreto, passo verso il cinquecentenario.
Commenta per primo.