L’Austria studia il carcere preventivo per i “richiedenti asilo pericolosi”
Leggi speciali contro chi potrebbe delinquere per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico
Il governo austriaco vuole introdurre la detenzione preventiva per i richiedenti asilo pericolosi. Le porte del carcere dovrebbero aprirsi per i migranti «in odore di delitto», anche senza un’ordinanza del tribunale e senza che abbiano commesso alcun reato. A giudicarli pericolosi dovrebbero essere i funzionari del ministero, il giudice interverrebbe solo in un secondo momento, quando si trovano già dietro le sbarre. Il cancelliere dell’Övp, Sebastian Kurz, ha annunciato che il ministero dell’Interno e il ministero della Giustizia lavoreranno insieme ad un disegno di legge.
Tuttavia, non è chiaro in concreto quali dovrebbero essere i criteri che potrebbero condurre alla carcerazione preventiva. Allo stesso ministero dell’Interno guidato da Herbert Kickl, strenuo proponente della stretta sul diritto di asilo, ammettono che non c’è una casistica predefinita per valutare i casi di «migranti pericolosi» senza che abbiano commesso un reato. I presupposti saranno l’individuazione di «sospetti concreti nel richiedente asilo di un’inclinazione a commettere un delitti» (ad esempio, un indizio per finire dietro le sbarre potrebbero essere i precedenti penali) e poi interverrà la «valutazione di un giudice», ma questo solo in un secondo momento. Per introdurre il carcere preventivo per i richiedenti asilo andrebbe cambiata anche la Costituzione, con il favore dei due terzi del Parlamento.
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