Cala il debito di Milano: meno 538 milioni di euro. E scende di 100 milioni la spesa corrente
Soddisfatto il sindaco Sala. L’ammontare del debito rimane comunque di 4 miliardi
Debito e spesa corrente ridotti, rispettivamente di 538 milioni di euro e di 100 milioni di euro. È questo il dato più importante del bilancio di previsione 2019 del Comune di Milano, approvato ieri dalla Giunta e che, entro la fine di marzo, dovrà essere approvato anche dal Consiglio Comunale. Milano, da quanto spiegano dall’assessorato al Bilancio, è una città che «gestisce bene i propri soldi, il proprio patrimonio e rinegozia i mutui accesi negli anni passati con un’operazione attenta di ricognizione dei propri investimenti». Che ha portato, appunto, a ridurre, dal 2015 a oggi, di 538 milioni di euro il debito che gravava sulle casse comunali e che oggi ammonta a 4 miliardi di euro. Una tendenza che, «se dovesse essere confermata, ci dirà che dal 2011 al 2021 avremo ridotto il debito di quasi un miliardo di euro e questo risultato sarebbe importante in un decennio di consiliatura del centrosinistra a Milano», ha spiegato in conferenza stampa l’assessore al Bilancio Roberto Tasca. Che non ha perso l’occasione di rivolgersi al Governo: «Mi auguro che a livello nazionale si possa fare quello che è stato fatto in dieci anni a Milano e che questa ispirazione di diffonda da Milano fino a Roma».
Soddisfatto anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che sulla sua pagina Facebook ha scritto: «Sottolineo due dati. Rispetto al 2015 la spesa corrente scende di quasi 100 milioni, senza sacrificare i servizi alla cittadinanza, ma facendo efficienza nella struttura del Comune. E, sempre rispetto al 2015, il debito scende di oltre 500 milioni. Ho la fortuna di lavorare con assessori e con una struttura amministrativa eccezionali». La spesa corrente è infatti l’altro ‘punto forte’ di Milano: nel 2019 è scesa di 100 milioni ma, come ha spiegato Tasca, “la cosa importante è che le nostre entrate tributarie sono costanti: con 5 milioni di incremento che dipendono quasi esclusivamente dall’imposta di soggiorno e quindi non sono a carico dei milanesi”.
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