Caso Guerrina: la Cassazione conferma i 25 anni a padre Gratien Alabi
Il religioso trasferito in nottata nel carcere romano di Rebibbia
La Cassazione ha confermato i 25 anni di pena per padre Gratien Alabi: è lui che ha ucciso Guerrina Piscaglia (la donna di Ca’ Raffaello della quale non si hanno più notizie dal 1° maggio 2014) e poi ha nascosto il suo corpo. Alle 22.35 di mercoledì 20 febbraio la sentenza è stata pronunciata – dopo che la Corte si era riunita in camera di consiglio poco dopo le 20 - e per il religioso si sono aperte nella notte le porte del carcere romano di Rebibbia. La notizia è stata poi comunicata in diretta anche nel corso della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” su Rai Tre, con l’intervista al legale di padre Gratien, l’avvocato Riziero Angeletti, che ha dichiarato di accettare la decisione della Cassazione, pur non condividendola. Di tutt’altro tenore le dichiarazioni di Nicola Detti, difensore di Mirco Alessandrini, marito di Guerrina: “Gratien deve andare in carcere”, ha affermato e anche Mirco, per quanto abbia riconosciuto che giustizia sia stata fatta, ha ribadito il dolore personale per non avere più la moglie, così come quello del figlio che non più la madre, né sanno dove è stata nascosta. Gratien ha detto solo al suo avvocato: "Andrò incontro a quello che mi aspetta nella serenità della mia fede", ma avendo comunque ribadito la sua innocenza. L'avvocato Angeletti ha anche confermato l'intenzione di andare alla Corte europea. Perché sono stati violati i diritti della difesa, non sentendo i sette testimoni che avevano visto Guerrina in un altro orario e facendo indagini secondo la difesa "parziali".
Commenta per primo.