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E45: ora basta sceneggiate. Dura nota del Movimento 5 Stelle

"Chi non ha fatto nulla finora, adesso taccia"

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Il Governo nazionale, attraverso il ministro Toninelli, si è preso carico immediatamente della situazione di oggettiva emergenza generata a seguito della chiusura del viadotto “Puleto” disposta dalla Procura di Arezzo e della contestuale assenza (da oltre 20 anni) di una viabilità alternativa. La Procura ha individuato, grazie alla collaborazione tra i tecnici propri e quelli di Anas, una serie di interventi indispensabili per poter garantire – in condizioni di sicurezza – la riapertura della E45 nelle sole corsie centrali. I lavori sono già in corso e ci auguriamo che possano completarsi quanto prima. Anas provvederà contestualmente alla definitiva messa in sicurezza dei due viadotti “Puleto” e “Tevere 4” su cui, per stessa ammissione della società delle strade, era mancata negli ultimi anni la doverosa manutenzione. Su forte pressione del ministro Toninelli la società Anas ha accettato di prendersi carico a proprie spese anche della sistemazione della ex SP 137, strada alternativa chiusa dal 1998. Ci sono alcuni ultimi passaggi burocratici necessari (che in condizioni normali richiederebbero tempi lunghi), ma a breve partiranno anche questi lavori la cui durata è stimata in circa sette mesi. L’attenzione del Governo è dunque altissima e a nulla servono, se non a ripulire la coscienza di qualcuno, le molteplici esternazioni, lettere, documenti con cui coloro che avrebbero dovuto mettere mano alla questione in questi decenni oggi cercano di rovesciare ogni onere su Roma. Il punto più basso è stato raggiunto con la lettera con cui 27 sindaci del territorio (in larghissima parte espressione di quel PD che ha avuto per anni contemporaneamente il potere su Stato, Regioni, Province e Comuni interessati dal disagio) attaccano senza nessun motivo il ministro Luigi Di Maio. Comprendiamo le ragioni dello scontro politico ed elettorale, ma c’è una soglia di dignità sotto la quale non è accettabile scendere. In queste settimane non abbiamo sentito neanche una parola di autocritica da parte di chi ha avuto per anni il potere di decidere e non ha fatto nulla. Non una parola da Vincenzo Ceccarelli, boss del PD aretino, presidente della Provincia dal 1999 al 2009 e assessore regionale ai trasporti dal 2013 a oggi. Non una parola da Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana dal 2010; Non una parola da Albano Bragagni, sindaco di Pieve ininterrottamente dagli anni ’80 salvo una brevissima parentesi a guida PD. Il tratto romagnolo della SP 137 è gestito da Anas, quello toscano è stato ceduto da parte della Provincia al piccolo comune di Pieve Santo Stefano, che ha improvvidamente accettato (delibere n. 31 e 35 del 1997), pur essendo palesemente inadeguato a sostenere la gestione di tale strada. Oggi l’emergenza è enorme. La chiusura della E45 tra Valsavignone e Canili colpisce infatti un territorio, il nostro, già isolato a causa dei ritardi decennali nella realizzazione della E78, della chiusura a singhiozzo della già modesta linea ferroviaria FCU, della frana che da oltre due anni blocca il valico di Bocca Trabaria. Un territorio in cui otto anni fa è crollato il muro scolmatore di una diga e che solo ora inizia a vedere vicino l’avvio dei lavori di ripristino. L’emergenza c’è ed è evidente, ma non è certo un “trauma inatteso” come detto da Vincenzo Ceccarelli. Il tratto toscano della E45 è nato male, realizzato peggio, oggetto di infiniti interventi di manutenzione e ripristino come su tutte le infrastrutture mal concepite. Non era impensabile che un giorno dovesse essere chiuso un tratto. Era ovvio che dovessero essere tenute in buono stato le vie di comunicazione alternative. Non serve dunque a nulla il clamore di sindaci e altri amministratori locali che, solo ora, sembrano aver ritrovato quella attenzione al territorio che è sempre mancata in questi anni. Le segnalazioni sono sempre state ignorate, minimizzate, ridicolizzate. Noi eravamo insieme ai cittadini ignorati quindi lo sappiamo bene. Ancora qualche mese fa, prima dei provvedimenti della Procura, avevamo effettuato un sopralluogo sulla ex SP 137 col consigliere regionale toscano Giannarelli, ma nessuno dei sindaci che oggi protestano aveva dato il minimo cenno di considerazione del problema. Oggi non crediate di prendere in giro i cittadini provando a fare la voce grossa. Parafrasando un grande poeta contemporaneo vi diciamo “Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”. Basta dunque con le sceneggiate e, se volete davvero rendervi utili, date una mano al Governo che si sta prendendo carico dei frutti della vostra inefficienza.

 

Movimento 5 Stelle

Laura Agea, Capodelegazione M5S Europa

Chiara Gagnarli, Deputata M5S

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S Toscana

Andrea Liberati, consigliere regionale M5S Umbria

Maria Grazia Carbonari, consigliere regionale M5S Umbria

Catia Giorni, consigliere comunale M5S Sansepolcro

Massimo Ricci, consigliere comunale M5S Anghiari

Marco Gasperi, consigliere comunale M5S Città di Castello

Redazione
© Riproduzione riservata
11/02/2019 08:39:35


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