Venti anni esatti senza Fabrizio De Andre, genio della canzone italiana
I suoi successi hanno segnato un'epoca
L’11 gennaio di venti anni fa moriva Fabrizio De Andrè, autentico poeta e genio della canzone italiana in un periodo nel quale i cantautori stavano andando per la maggiore. Lo ricordiamo ovviamente per “Bocca di Rosa”, ma solo perché è il primo brano che ci viene alla mente: De Andrè è famoso per tante altre canzoni che hanno fatto la storia del genere musicale italiano. La mancanza del suo pensiero si fa più acuta. Resta la grande lezione di un canzoniere che è un simbolo di attenzione per chi di solito attenzione non ha, quegli ultimi della società che sono i veri protagonisti di un canzoniere dal valore inestimabile. Fabrizio De André è stato un intellettuale dotato di una voce straordinaria che si è votato alla musica dopo il successo ottenuto da Mina con "La canzone di Marinella” e che, come accade appunto solo con i grandi autori, ha portato fino a vette creative mai più raggiunte, il tessuto creativo generato dalla scuola genovese, quella di Tenco, Bindi, Paoli, Lauzi. Un ricordo che rimarrà indelebile.
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