Lavrov: “Reagire alle sanzioni con i progetti”
Il ministro degli Esteri Russo incontra Moavero: «C’è intesa sulla Libia per il dopo-Palermo»
«Un paio di anni fa c’è stato un colpo di stato in Gambia, e gli Usa in quell’occasione lo dichiararono illegittimo e in palese violazione del diritto internazionale, ma nulla è successo, così come nulla è successo in Yemen: è evidente che le sanzioni alla Russia da parte americana sono state un modo per indebolirci e garantirsi dei profitti, ma noi abbiamo imparato a vivere nelle nuove condizioni». Non perde occasione per mandare messaggi a Washington il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, da poco uscito da un lungo e “proficuo” incontro con il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero, a margine della conferenza Med Dialog 2018. La circostanza è stata evocata a proposito delle sanzioni seguite alla crisi ucraina che, a fronte dei molti punti di intesa tra Italia e Russia, restano un punto dolente delle relazioni bilaterali (il contratto di governo tra Lega e M5S prevede di sospenderle). «Le sanzioni sono decise a livello di Unione Europea- ha ricordato il ministro Moavero nel corso di una conferenza stampa congiunta successiva al loro incontro - e nel mese di dicembre i capi di governo della Ue sono chiamati a prendere delle decisioni sul rinnovo. Noi - ha aggiunto Moavero - abbiamo sempre considerato le sanzioni non come un fine ma come uno strumento, ed è chiaro che per un paese come il nostro, a tradizione esportatrice, l’impatto si sente». «Non tocca alla Russia fare i primi passi - ha osservato Lavrov - noi pensiamo a costruire la nostra economia, stiamo sviluppando tutti i progetti che sono realizzabili in questa situazione, soprattutto nel settore energetico, e speriamo che nella riunione interministeriale di Milano, a dicembre, dove saranno presenti anche le piccole e medie imprese dei nostri Paesi, si possano avviare utili collaborazioni. In presenza di sanzioni - ha concluso - abbiamo scelto di lavorare insieme attraverso singoli progetti».
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