L’Ue boccia la manovra italiana: via alla procedura per il debito
Bruxelles: «Violazione particolarmente grave». Il governo: «Andiamo avanti»
La Commissione europea boccia di nuovo l’Italia e la sua politica di bilancio. Una volta di più, ancora di più. Il governo del cambiamento non cambia la manovra come l’esecutivo comunitario aveva indicato e auspicato, e il collegio di commissari riunito a Bruxelles respinge anche la seconda versione della legge di bilancio, e opta per l’avvio di procedura per l’elevato debito. L’opinione alla legge di bilancio non contiene alcuna sorpresa. Porta al contrario la conferma dei segnali e dei richiami maturati anche nel corso dell’ultima settimana, quella trascorsa tra la presentazione rivista delle politiche sui conti e la decisione di oggi.
Parte la procedura per debito. L’Ue: “Giustificata”
Si conferma anche la decisione di riconsiderare la situazione dell’Italia per quanto riguarda il rispetto delle regole del debito. Finora, nonostante la mole del disavanzo tricolore (132% in rapporto al Pil), l’Ue aveva ritenuto che gli sforzi di contenimento e riduzione fossero sufficienti a evitare provvedimenti. Adesso, con una manovra ritenuta troppo espansiva e non in linea con gli obblighi comuni, si considera il criterio del debito come «non rispettato», spiega il commissario per l’Euro, Valdis Dombrovskis, il cui giudizio, al pari del resto del collegio, è che «l’apertura di una procedura per i disavanzi eccessivi basata sul debito è quindi giustificata».
Nella foto: il commissario Ue, Pierre Moscovici e il ministro italiano dell'economia, Giovanni Tria
Commenta per primo.