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Non possiamo permetterci sbagli

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L’organizzazione di scienziati del clima più autorevole al mondo (il panel intergovernativo sul cambiamento climatico delle nazioni unite) ha diffuso il rapporto per il 2018 sullo stato del riscaldamento del pianeta  e, in particolare, sugli effetti dell'aumento della temperatura di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. 

Un report davvero drammatico. Le politiche adottate finora dai paesi firmatari non solo non rispettano il target ma porteranno, invece, ad un aumento medio della temperatura del doppio consentito (ben 3 gradi) entro la fine di questo secolo.

Se le cose non dovessero cambiare centinaia di milioni di esseri umani affronteranno conseguenze disastrose: 410 milioni di persone sarebbero esposte a fenomeni estremi di siccità; ci sarebbe il 170% di rischi di inondazioni; si perderebbero più del doppio degli ecosistemi di insetti e piante; il 100% della barriera corallina scomparirebbe.

Altrettanto devastanti sarebbero i costi umani: nelle regioni tropicali, crescerà l'insicurezza alimentare con spostamenti di persone di gran lunga più epocali rispetto a quelli attuali. 

Di questo passo supereremo la soglia degli 1,5 gradi nel 2040 e allora non ci sarà più nulla da salvare. Ma ancora non è tutto irreversibile. 

Gli scienziati dell'IPCC offrono l'unica soluzione possibile,  quella di ridurre a zero le emissioni entro il 2050 che , a livello politico,  si traduce nello stop al consumo dei fossili e a tutti i sussidi dannosi per l'ambiente, nell'investimento sulle energie rinnovabili e sull'efficienza energetica, in particolare per quanto riguarda il settore industriale  dei trasporti. È ovvio Arginando gli effetti più gravi del cambiamento climatico, inoltre, si arginerebbero anche gli impatti sociali.

L'Unione Europea possiede di fatto tutte le capacità, ma finora ha adottato politiche e strategie insufficienti, come di ridurre del 40% le emissioni di CO2 per le nuove autovetture .

Ma nella Ue ci sono però alcuni paesi green come  la Svezia, ad esempio, che grazie ai Verdi al governo si è impegnata a giungere a zero emissioni entro il 2045, nonché La stessa Italia il secondo paese nella UE per green economy.

Una cosa è certa da oggi, non possiamo permetterci sbagli. E’ in gioco il futuro dei nostri figli e il clima non aspetterà. 

Monia Mariani
© Riproduzione riservata
19/11/2018 21:49:09

Monia Mariani

Appassionata di scrittura e narrativa e, da sempre, interessata a tematiche sociali. Ha finora pubblicato tre romanzi biografici. Il Maestro (2008), ispirato alla vita del biturgense Gino Tarducci, La Leggenda di Zillone (2010) autobiografia dell’ex pugile professionista Pietro Besi, e La Tortuga (2013) ispirato alla vita del fiorentino Giacomo Papini, cercatore di diamanti in Venezuela. Sta lavorando ad altre storie da raccontare.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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