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La Madonna della Misericordia non va dallo Zar

Persa una grande occasione?

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A quanto pare, sarebbe stata scritta la parola “fine” per ciò che riguarda il progetto intrapreso dall’amministrazione comunale di Sansepolcro di concedere per quattro mesi il polittico della Madonna della Misericordia all’Ermitage di San Pietroburgo, uno fra i musei più importanti e prestigiosi a livello mondiale. Il progetto aveva generato molte polemiche, in particolare sul piano politico, con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle nettamente contrari. Analizzando quanto successo, due sono gli aspetti che saltano agli occhi: la cattiva gestione da parte dell’amministrazione comunale biturgense, nel senso che ha sbandierato il tutto prima di avere le certezze in mano (della serie: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco!”), ma anche una grande occasione persa. Perché? Innanzitutto, ci troviamo di fronte al più grande evento mondiale celebrativo di Piero della Francesca, se si pensa che altri quattro musei invieranno le loro opere con tranquillità, mentre Sansepolcro – città natale del poliedrico Piero della Francesca – resterà fuori dai giochi. Oltretutto, in cambio il Borgo avrebbe ricevuto un bellissimo dipinto attribuito a Leonardo da Vinci e una cospicua somma, che sarebbe potuta servire per il potenziamento del nostro sistema museale. Da tanti anni, Sansepolcro parla di turismo come di grande volano dell’economia e di una cultura che dovrebbe stare al primo posto, perché in questa zona sono nati grande personaggi, ma occorre anche essere realisti: i treni buoni li abbiamo persi in passato e non li riprenderemo più. E di soldi per fare quella promozione turistica di cui Sansepolcro e il suo territorio necessiterebbero ce ne sono pochi. Operazioni come il prestito della Madonna della Misericordia avrebbero potuto rivestire la sua importanza proprio per questo motivo: le preoccupazioni che qualcuno ha manifestato per sicurezza e trasporto mi sembrano molto strumentali, in quanto spostamenti di questo genere vengono affidati a ditte altamente specializzate e sono coperti da laute polizze assicurative. A proposito di polizze, mi fa accapponare la pelle quanto è stato dichiarato in questi giorni, ovvero che fino a poco tempo fa le opere custodite nel Museo Civico di Sansepolcro non sarebbero state coperte da polizza assicurativa. Beh, in tutta obiettività la situazione attuale del nostro Museo Civico è senza dubbio migliorata e anche l’avvento di Civita – pur ribadendo che con essa si sarebbero potute strappare condizioni migliori – ha portato una maggiore professionalità all’interno della principale struttura espositiva biturgense. Insomma, mettendo sulla bilancia i “pro” e i “contro”, si arriva alla conclusione che la strumentalizzazione porta spesso alla castrazione, come avvenuto in questo caso.                   

Domenico Gambacci
© Riproduzione riservata
27/09/2018 11:30:59

Punti di Vista

Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it


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