Opinionisti Alessandro Ruzzi

Tanta Italia sopra e sotto quel ponte

...ma non un certa politica fottuta

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Maledetto ponte di Genova, in milioni ci siamo passati sopra. In milioni usiamo strutture, mezzi o servizi per la cui sicurezza demandiamo allo Stato i controlli. Poi quelli affidati a privati, per cui dovrebbe valere la stessa certezza. Ma mentre ancora mancano tanti dispersi, mentre le famiglie piangono dinanzi alle bare, una certa politica riempie quello che dovrebbe essere silenzio. Non credo di essere solo: dolore e raccoglimento per le vittime, ringraziamenti a chi si presta nelle ricerche e nell'assistenza, la parte migliore della nostra nazione, quella che non fa chiacchere e si rimbocca le maniche. Le solite passerelle a beneficio della stampa, le ovvie comparsate colla maglietta della protezione civile, come stupirsi che molti abbiano preferito onoranze private, via dai microfoni. Resto basito a vedere come si è già scelto un comodo e rilassante capro espiatorio, così che si possa archiviare questo disastro come colpa del capitale. Concessionari cui verrà tolta la concessione, salvo che poi costerà (a noi poveri diavoli) un botto, senza che cambi niente. Gattopardamente. Poi, contrordine compagni, scherzavamo. Paghino, poi gli revochiamo la concessione. Tanto paghiamo noi poveri diavoli. Anche il procuratore ha già detto che c'è errore umano: ha la sfera di cristallo. Colpa di chi? Aspettiamo le perizie e i processi prima di puntare il dito su qualcuno, adesso pensiamo alle vittime, ai dispersi, a quelli impegnati nelle operazioni URAR. E pensiamo a tutti quei casi in cui, dove sia stato poi individuato un colpevole o meno, sono morte migliaia di persone, che pensavano di essere tutelate, come noi che in milioni sono passati su quel ponte o che vi lavoravano sotto.

Alessandro Ruzzi
© Riproduzione riservata
18/08/2018 09:22:05

Alessandro Ruzzi

Aretino doc, ha conseguito tre lauree universitarie in ambito economico-aziendale, con esperienza in decine di Paesi del mondo. Consulente direzionale e perito del Tribunale, attento osservatore del territorio aretino, ha cessato l'attività per motivi di salute, dedicandosi alla scrittura e lavorando gratuitamente per alcune testate giornalistiche nelle vesti di opinionista. alessandroruzzi@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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