Lega Arezzo: solidarietà ai lavoratori de "la Sei toscana" licenziati
Non accettiamo strumentalizzazioni politiche
Dopo l'ennesima riduzione di personale attuata da "La 6 Toscana", gestore della raccolta rifiuti per tutta la Toscana del sud-est, attraverso il licenziamento di numerosi suoi dipendenti, che ha portato notevoli disagi anche alla popolazione della Provincia di Arezzo, interviene il Segretario Provinciale Nicola Mattoni.
«La nostra piena solidarietà» afferma l'esponente della Lega «va a quei lavoratori, nella maggior parte dei casi ragazzi, che sono stati licenziati dal gestore della raccolta rifiuti, e a tutta la popolazione dei comuni della Provincia di Arezzo a cui sono stati creati disagi per il mancato ritiro dei rifiuti.»
«Sappiamo» continua Mattoni «che c'è stato un tavolo di trattativa tra l'azienda e i sindacati per il reintegro dei lavoratori, così come ci sono stati contatti tra le amministrazioni locali e l'azienda per rimediare ai disservizi provocati!»
«Ciò che in realtà» dichiarano il segretario provinciale insieme il commissario della sezione Cortona-Valdichana Luca Conti della Lega «ci ha lasciato alquanto perplessi sono le dichiarazioni di alcuni esponenti e amministratori locali del PD della Valdichiana che hanno dichiarato nei loro profili Facebook che la responsabilità di questi licenziamenti è da additarsi al Decreto Dignità, recentemente discusso e varato dal nostro governo!»
«In realtà» sottolinea Luca Conti «le cause sono ben note e non hanno a che vedere con gli ultimi provvedimenti del governo.».
«Da anni» ribadisce Nicola Mattoni «la politica di assunzione di questa azienda si basa sulla precarietà, sull'appalto alle cooperative e sui contratti a tre mesi che nella maggior parte dei casi non vengono rinnovati!».
«La causa vera di questa situazione» aggiunge il Segretario « è l'etica del lavoro che questa azienda applica in barba ai lavoratori e ai diritti sindacali!».
«Invece di strumentalizzare queste situazioni gravi e di sofferenza per i lavoratori» conclude il Segretario Provinciale Nicola Mattoni «per dare addosso a chi sta cercando di ridurre il precariato e favorire i contratti a tempo indeterminato, con la propria azione di governo, questi signori del PD dovrebbero fare il "mea culpa" per aver favorito, con le loro politiche, il diffondersi un atteggiamento deleterio da parte di alcune aziende nei confronti dei lavoratori!».
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