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Sette ore di attesa al pronto soccorso di Città di Castello

Per la Asl é tutto normale, era un "semplice" codice verde

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È possibile che una paziente con codice verde aspetti il suo turno dalle 20.18 fino alle 3 di notte?”. Questo l’interrogativo di una signora che si è dovuta recare al pronto soccorso di Città di Castello e che riapre il tema legato ai tempi di interventi. 
“Mi sono presentata al pronto soccorso dopo un caduta accidentale, battendo contro uno scalino di pietra e finendo sopra della breccia. Vedendo che non riuscivo a frenare il sangue perché la ferita alla tibia era profonda e nel ginocchio si era conficcato un sassolino (che ho rimosso da sola), ho deciso di andare al pronto soccorso, anche per l'antitetanica spiega la donna - Purtroppo li è stata una infermiera a fare la diagnosi (servivano dei punti di sutura), quando una volta il primo che ti visitava era un medico. La dottoressa presente era solo quella del 118 che ha ritenuto la situazione più complessa malgrado il codice verde. Così mi sono passati avanti tutti quelli che erano dopo di me con lo stesso codice. O si cambia la tipologia dei codici a seconda del caso, o si aumenta il personale medico. Come intende il nostro direttore generale snellire i tempi di attesa e far in modo che la sanità funzioni meglio, dopo tante promesse?”. 
La risposta della dirigenza della Asl non si è fatta attendere. “Gentile signora, grazie per la sua segnalazione che ci ha permesso, non solo di verificare l'ottimo operato dei nostri professionisti ma che ci da anche l'opportunità, rispondendole a mezzo stampa, di raggiugere più persone contemporaneamente spiegando come funziona il nostro pronto soccorso che rappresenta per altro un benchmarking per tutti gli altri Paesi. Lei accedeva nella nostra struttura con codice verde assegnatole dal personale infermieristico di triage, come da organizzazione dei pronti soccorso di tutta la nazione e di molte altre. Il medico che l'ha visitata era il medico in turno assegnato al 118. La nostra organizzazione del turno notturno prevede infatti 2 medici in turno, uno assegnato al pronto soccorso e uno alle uscite di 118. Appena giunta in pronto soccorso, come da normativa vigente, è stata subito triagiata e le è stato assegnato il codice verde. Durante il suo triage e la sua attesa sono stati visitati e trattati pazienti che erano afferenti prima di lei con i seguenti codici: 2 codici rossi, 8 codici gialli e 5 verdi. Pertanto lei ha dovuto aspettare 4 ore prima di essere valutata e se considera la complessità dei codici, 4 ore è un tempo eccellente. Il codice colore verde le è stato assegnato da entrambi i nostri professionisti: infermiere in ingresso e medico in uscita, con conseguente dimostrazione di appropriatezza del triage effettuato. Aggiungo che oltre alla visita le sono stati garantiti anche altri esami che giustificano il tempo della sua permanenza nella nostra struttura”.

Fonte: Paolo Puletti, Corriere dell'Umbria

Corriere dell'Umbria
© Riproduzione riservata
04/08/2018 18:01:16


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