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Champions League: la Lube Civitanova sfiora l'impresa con lo Zenit Kazan

Finale persa di misura al tie-break. Sir Perugia al terzo posto

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CIVITANOVA-KAZAN 2-3 (27-29, 25-18, 25-23, 23-25, 15-17) — L’ultimo urlo gli resta in gola. La Champions per la quarta volta a fila resta a Kazan e la firma Wilfredo Leon con gli ultimi due punti incredibili, uno in battuta che tagliano le gambe alla più bella Lube che ci si potesse aspettare. Una Civitanova che non molla, che dà fondo a tutte le energie residue per tornare sul tetto d’Europa dopo 16 anni. Civitanova, lotta, merita ma alla fine perde tutte e 5 le finali di questa stagione. Civitanova va all’assalto della Champions con la sua formazione da Europa: con Sander e Stankovic in campo allo stesso tempo. Leon e tutto Kazan sono meno incisivi rispetto alla semifinale e lo stesso cubano con passaporto polacco paga qualcosa anche in attacco dove non supera il 42% e viene murato addirittura 4 volte (nel primo set) e per due volte tira fuori, ci pensa un Volvich stratosferico (100% in attacco e 7 punti) oltre al solito Mikhailvo a mettere il sigillo al primo set, dove la Lube si mangia le mani per due due palle set che non riesce a concretizzare... Civitanova non si arrende e riparte alla carica nel secondo parziale: Leon soffre molto in ricezione e grazie ancora a un Sokolov in formato Mondiale la Lube scappa (anche a +4, 22-18). E con due murate su Leon. Stankovic spaziale trascina il gruppo anche nel terzo set. La Lube non molla il colpo e approfitta del fatto che a Kazan non entra il servizio come invece accadeva il giorno precedente. Lube in controllo e vantaggio anche nel quarto set. Anche se Civitanova non riesce a mettere a segno il break giusto: 2 punti di vantaggio subito rintuzzati da Kazan che fatica a stare in scia ai vice campioni d’Italia. Che hanno sempre in Sokolov il faro in attacco (16-13), Mikhailov riporta i russi a -1 (18-17). Butko si appoggia sempre più su Leon, Samoylenko fa ace con l’aiuto della rete (21-22 Kazan). Lo stesso cubano chiude il set. Lube con un cuore cosi parte alla carica nel quinto con un Christiensen che cerca in tutti i modi di smarcare i suoi compagni. Break importante Lube che arriva fino al 11-8, ma con due battute di Butko Kazan è ancora lì (11-10). Pareggio di Leon. Match ball Lube (14-13), poi quello per Kazan (14-15). Prima dello show finale.

PERUGIA-ZAKSA 3-2 (17, 25, 29-27, 19-25, 25-23, 15-7) — Una gara che non ha molto da dire, che assegna la medaglia fra due deluse. L’ultima gara di una stagione infinita e ricca di grandi soddisfazioni per il la squadra di Gino sirci. La Sir non parte bene con lo Zaksa, si vede che molte delle energie mentali se ne sono andate nelle ultime giornate e un po’ anche dopo la semifinale di Champions con Kazan. E’ difficile ricaricare le pile e qualcuno proprio in campo non c’è ne approfitta la squadra di Andrea Gardini che trova un Torres molto tonico (è annunciato il suo rientro in Italia a Padova) e con Deroo molto concreto. Da parte perugina solo Alexandar Atanasijevic sembra l’unico che non perde la concentrazione e cerca di ribattere colpo su colpo ai polacchi. La gara ha parecchie pause e come spesso in passato si coincide al tiebreak. Un tiebreak che potrebbe anche essere l’ultima occasione per vedere tanti perugini con questa maglia. Primo della lista Ivan Zaytsev, anche anche l’altra sera ha detto che nei prossimi giorni annuncerà la squadra per il prossimo anno. Come si sa ha una proposta di rinnovo con un biennale (ricco si parla di circa 500 mila euro) a Perugia e più o meno (sempre si dice) cifra analoga per fare l’opposto a Modena, nella squadra che sta nascendo non senza qualche difficoltà di progetto, dopo la fine del rapporto con Stoytchev. Nel tiebreak c’è ancora solo e sempre Bata Atanasijevic scatenato. Ma Perugia fatica: Bernardi gioca sempre con tutti i titolari, come un segnale per la stagione incredibile che sta per concludersi. E che Perugia vorrà migliorare con l’aiuto di Wilfredo Leon, il mega-acquisto del prossimo anno per cercare di portare a casa la Champions League. Fra un pensiero e un ricordo Perugia si prende questo terzo posto e inizia a pensare al domani.

La Gazzetta dello Sport
© Riproduzione riservata
13/05/2018 21:58:06


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