Fcu, sfondamento a Nord, Rifondazione: "Basta con le strumentalizzazioni"
Si trovano risorse per l'alta velocità, ma si marginalizzano determinati territori
Le recenti dichiarazioni del sindaco di Città di Castello sulla situazione in cui versa la Fcu e la sua conseguente scelta di non partecipare all'incontro sullo sfondamento a Nord hanno avuto almeno il merito di far emergere con chiarezza le responsabilità politiche sulle scelte infrastrutturali in Altotevere. Intanto, senza ferrovia vorremmo ricordare che una importante azienda del territorio si è trasferita nella vicina Lucignano anche a causa del fatto che l'infrastruttura esistente non garantiva la percorribilità ai treni merci. Sono note le condizioni in cui versa la E45, così come resta incerto il futuro della E78, una situazione aggravata dalla chiusura per frana della statale di Bocca Trabaria. Su queste premesse una discussione sullo sfondamento della ferrovia verso Arezzo, collegamento che esisteva prima della seconda guerra mondiale e che dimostrava una peculiarità del territorio verso la dorsale ferroviaria portante del paese, si scontra con una realtà purtroppo ben diversa, si scontra cioè con la chiusura ormai da oltre un anno della tratta ferroviaria Sansepolcro Terni. Un convegno su questo sarebbe davvero urgente, un momento pubblico in cui individuare le responsabilità politiche di chi trova le risorse per l'Alta Velocità, ma nello stesso tempo marginalizza un intero territorio dal punto di vista infrastrutturale. Poi, le prese di posizione sul tema infrastrutture di ex amministratori, che negli anni 80 e 90 nel pieno del loro peso politico e con la disponibilità di risorse avrebbero potuto davvero raggiungere risultati concreti, rappresentano davvero un colpo di scena. Gli stessi che allora proposero un irreale sfondamento verso Rimini per la dorsale ferroviaria, gli stessi che hanno impedito con varianti al piano regolatore il passaggio delle E78, oggi si pongono come quelli in grado di risolvere la situazione. Noi riteniamo che faccia bene chiunque si rifiuti di prestarsi a queste strumentalizzazioni sulla pelle dei cittadini ai quali prima di prospettare un futuro lontano dovrebbe essere invece garantita la certezza di poter continuare a muoversi per lavorare e studiare nel presente.
Rifondazione Comunista di Città di Castello
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