Esche avvelenate a Sestino: deceduti due cuccioli di cane
Effettuato un controllo da parte dell'unità cinofila antiveleno dei carabinieri forestali
“Attenzione ai bocconi avvelenati”. E’ il grido d’allarme rivolto a turisti e cittadini da parte del sindaco di Sestino, Marco Renzi, con tanto di cartelli subito affissi nelle zone dei ritrovamenti. Si sposta il baricentro, ma non si argina il problema: dopo Sansepolcro, Anghiari e Caprese Michelangelo ad essere preso di mira recentemente dalle esche avvelenate è nuovamente il piccolo Comune di Sestino. Tutto è già stato segnalato agli organi competenti: due cuccioli di cane sono purtroppo deceduti, mentre la mamma salvata in extremis seppure le sue condizioni non sono ottime; a farne le spese, poi, sono stati anche altri animali selvatici come una talpa, la cui esca è stata rinvenuta nella carcassa. L’avvelenamento è avvenuto nel pomeriggio di martedì 3 aprile nella zona compresa tra il cimitero di San Gianni (Noto anche per le recenti vicende legate alla scomparsa di Guerrina Piscaglia) e Antiata di Sotto, che distano tra di loro poche centinaia di metri. Rientrato a casa, il proprietario ha notato subito gli evidenti segnali di avvelenamento degli animali: due cuccioli sono purtroppo deceduti, mentre la madre adulta è stata trasportata alla Asl di Sansepolcro dove è comunque stata salvata. Inoltre, ha portato anche altre polpette rinvenute in zone risultate poi con del veleno all’interno. Di conseguenze è partito tutto l’iter che ha coinvolto anche i carabinieri forestali, i quali hanno ricevuto la segnalazione direttamente dallo sportello sanitario di Sansepolcro. Agenti che hanno allertato anche l’unità cinofila antiveleno dei carabinieri forestali di Chiusi della Verna, la quale ha effettuato dopo un paio di giorni un sopralluogo con cani addestrati rinvenendo altri bocconi avvelenati. Non è la prima volta che si verificano casi di questo tipo nella zona di Sestino, bensì sono fenomeni che si ripetono quasi annualmente sempre in questo periodo. Tra la vegetazione sono state rinvenute anche alcune carcasse di animali selvatici che hanno ingerito tali esche: c’era pure una talpa con veleno nel corpo e sostanza in parte rigurgitata in natura. Una situazione sicuramente delicata, visto che Sestino può vantare di avere turismo soprattutto legato alla natura e la bella stagione è oramai alle porte. Subito informata anche l’amministrazione comunale e il sindaco Marco Renzi ha invitato a prestare massima attenzione, posizionando pure una cartellonistica particolare in tutta l’area dove sono state rinvenute polpette avvelenate.
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