In compagnia...
Troppe cose dimentica la società di ogi
L’episodio del senza tetto al quale è stato dato fuoco mi ha riportato alla mente un vecchio adagio dalle mie parti ora andato in disuso che recitava che in compagnia prese moglie un frate. La Compagnia in certi casi può essere formata da due persone soltanto, resto però il fatto che ogni situazione è il più piccolo o il più debole la prima mano operativa. Accade così anche nel mondo dei lupi. Attaccano soltanto se sono in branco e il più adulto resta in alto come guardiano con un possibile osservatorio a largo raggio che gli permetta di tenere sotto controllo l’azione di attacco e lanciare l’allarme se sia avvicinano pericoli. Nella nostra società così pronta a far muovere nel virtuale, sembra aver dimenticato che si scatenano quando i gruppi diventano reali. E non importa che l’elemento scatenante sia l’uso di sostanze alienanti le proprie facoltà di controllo. Basta il desiderio di sperimentare qualcosa di diverso che in compagnia si possono compiere gesti che diversamente non passerebbero nemmeno per l’anticamera del cervello. Le confessioni alla fine finiscono per confermare questo.
Valter Rossi
Romagnolo doc, ex insegnante al liceo scientifico Augusto Righi di Cesena, nato a Bagno di Romagna e laureato in lettere moderne all’Università di Firenze e in sociologia ad Urbino. Nel 1982 ha usufruito di una borsa di studio dell’Unione Europea, sulla Geografia Economica svoltosi a Berlino in Germania. In collaborazione con l’ANED ha curato la testimonianza sul passaggio del fronte in Romagna e sulla vita dei militari nei campi di concentramento. Assessore dal 1980 al 1985 a Urbanistica e Cultura del Comune di Bagno di Romagna e vice Presidente delle ex Comunità Montana Cesenate. Autore di diversi libri, ha pubblicato: La Memoria e la Speranza, Generazione Superstite, Donne Schizzate e storia di San Silvestro in Fontechiusi. La sua ultima opera: Taccuini di Viaggio.. redazione@saturnonotizie.it
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