Opinionisti Claudio Cherubini

Portieri con licenza di fare gol...

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Non l'aveva messo in conto il poeta Umberto Saba che il portiere potesse segnare un gol in una partita di calcio e anzi descrisse la gioiosa solitudine e il suo far festa dall'altra parte del campo. Sentimenti spesso ancora vissuti nei campi di calcio, ma il gioco moderno è molto più dinamico di quello di cent'anni fa. Così ieri si è azzardato a spingersi in avanti e a giocarsi il tutto e per tutto anche il portiere del Benevento, Alberto Brignoli, che con un colpo di testa ha permesso alla sua squadra di segnare il primo punto in serie A nella storia calcistica della compagine sannita.

E allora ecco che tutti ricordiamo i portieri che più recentemente hanno segnato un gol: Michelangelo Rampulla nel 1992, Massimo Taibi nel 2001, Marco Amelia nel 2006. Ma il portiere italiano goleador risale agli anni Quaranta-Cinquanta del secolo scorso. Era un giovane che l'anedottica racconta che volesse giocare a ogni costo e che quindi fosse disposto a qualsiasi ruolo: anche il portiere! E' il famoso Sentimenti IV della Juventus. Lucidio, il quarto dei cinque fratelli Sentimenti, però tre gol li segnò nel campionato 1943-44, quando essendosi rotto le dita di una mano venne impiegato come ala destra. In effetti come portiere fu famoso anche per le sue uscite con i piedi, oltre che come rigorista. Su calcio di rigore segno 5 gol, uno di questi anche al fratello Arnaldo portiere del Napoli.

Rigorista è pure un altro portiere goleador: Antonio Rigamonti. Fu il suo allenatore Giuseppe Marchioro nel 1974 a designarlo rigorista del Como, per la quale squadra realizzò 6 rigori.

Poi come non ricordare il gol del 2002 dell'Inter alla Juventus: sembrava essere stato segnato da Francesco Toldo, poi invece fu attribuito a Christian Vieri, ma senza dubbio il portierone dell'Inter fu il protagonista di quell'azione.

Per concludere un episodio di pochi giorni fa. Il secondo portiere del Torino Vanja Milinkovic-Savic nell'ultimo turno di Tim Cup contro il Carpi lasciò la sua porta per andare a battere una punizione al limite dell'aria avversaria tra gli sfottò del radiocronista Rai che commentava la partita alla radio e che ben presto si dovette scusare. Il bel tiro, il portiere battuto e solo la parte bassa della traversa a negare il gol hanno fatto ricredere, ancora una volta, chi insiste nel pensare che gli estremi difensori non possano avere i piedi buoni.

Redazione
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04/12/2017 13:34:05

Claudio Cherubini

Imprenditore e storico locale dell’economia del XIX e XX secolo - Fin dal 1978 collabora con vari periodici locali. Ha tenuto diverse conferenze su temi di storia locale e lezioni all’Università dell’Età Libera di Sansepolcro. Ha pubblicato due libri: nel 2003 “Terra d’imprenditori. Appunti di storia economica della Valtiberina toscana preindustriale” e nel 2016 “Una storia in disparte. Il lavoro delle donne e la prima industrializzazione a Sansepolcro e in Valtiberina toscana (1861-1940)”. Nel 2017 ha curato la mostra e il catalogo “190 anni di Buitoni. 1827-2017” e ha organizzato un ciclo di conferenza con i più autorevoli studiosi universitari della Buitoni di cui ha curato gli atti che sono usciti nel 2021 con il titolo “Il pastificio Buitoni. Sviluppo e declino di un’industria italiana (1827-2017)”. Ha pubblicato oltre cinquanta saggi storici in opere collettive come “Arezzo e la Toscana nel Regno d’Italia (1861-1946)” nel 2011, “La Nostra Storia. Lezioni sulla Storia di Sansepolcro. Età Moderna e Contemporanea” nel 2012, “Ritratti di donne aretine” nel 2015, “190 anni di Buitoni. 1827-2017” nel 2017, “Appunti per la storia della Valcerfone. Vol. II” nel 2017 e in riviste scientifiche come «Pagine Altotiberine», quadrimestrale dell'Associazione storica dell'Alta Valle del Tevere, su «Notizie di Storia», periodico della Società Storica Aretina, su «Annali aretini», rivista della Fraternita del Laici di Arezzo, su «Rassegna Storica Toscana», organo della Società toscana per la storia del Risorgimento, su «Proposte e Ricerche. Economia e società nella storia dell’Italia centrale», rivista delle Università Politecnica delle Marche (Ancona), Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi “G. d’Annunzio” (Chieti-Pescara), Università degli Studi di Macerata, Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi della Repubblica di San Marino.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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