Più tutela per gli alloggi popolari...
Quello che è successo a Londra alla Grenfell tower dovrebbe essere sufficiente per aprire una seria e costruttiva riflessione sulle condizioni dell'abitare soprattutto per le categorie più deboli e sulla necessità di più alloggi popolari e di buona qualità.
La maggior parte degli inquilini della Grenfell Tower distrutta dal fuoco erano infatti migranti.
Si tratta di una questione di civiltà, che chiama in causa i governi locali ma anche i governi regionali e l'Unione europea che non hanno stanziato nel tempo abbastanza risorse per fare fronte a un bisogno che negli anni della crisi è sensibilmente aumentato.
La svendita del patrimonio immobiliare popolare rappresenta parte del problema (la Gran Bretagna come altrove ne è l'esempio) specie se tali proventi non sono stati adeguatamente reinvestiti ma sono serviti solo per fare cassa.
Riqualificare l'edilizia esistente (invece di abbattere e ricostruire per nuovi residenti, in grado di pagare più tasse e usare meno servizi pubblici) dovrebbe essere una soluzione per garantire uguaglianza sociale nei centri come nelle periferie delle nostre città.
A Londra come in un'altra ipotetica città europea simili errori possono fare anche la differenza tra vivere in un edificio stabile e sicuro o in uno che non lo è. La casa dopo il cibo e' un bisogno primari che va garantito a chiunque e in completa sicurezza.
Non si può morire nelle proprie case.
Monia Mariani
Appassionata di scrittura e narrativa e, da sempre, interessata a tematiche sociali. Ha finora pubblicato tre romanzi biografici. Il Maestro (2008), ispirato alla vita del biturgense Gino Tarducci, La Leggenda di Zillone (2010) autobiografia dell’ex pugile professionista Pietro Besi, e La Tortuga (2013) ispirato alla vita del fiorentino Giacomo Papini, cercatore di diamanti in Venezuela. Sta lavorando ad altre storie da raccontare.
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